Proporzioni…
…A volte, quando siamo adirati, perplessi, increduli, delusi, tristi o abbiamo altre brutte sensazioni addosso, basterebbe fare le dovute proporzioni per dare la giusta importanza al nostro piccolo mondo…e tutto ci passa… o quasi.
…A volte, quando siamo adirati, perplessi, increduli, delusi, tristi o abbiamo altre brutte sensazioni addosso, basterebbe fare le dovute proporzioni per dare la giusta importanza al nostro piccolo mondo…e tutto ci passa… o quasi.
Quand’è che abbiamo deciso di diventare grandi? quando ci siamo domandati per la prima volta : come sarò da grande?…tutte le volte che, nel caleidoscopio dei nostri ricordi, affiorano le tracce indelebili di passaggi cruciali della nostra infanzia…e cerchiamo spesso di rimanere fedeli ad esse.
All’inizio non pensavamo che con questa nuova tecnica, un misto tra fingertapping e fingerpicking saremmo riusciti a cavarci granchè…o comunque sarebbe stata molto dura… poi, come in tutte le cose… se ci credi e ti piace, non ti ferma nessuno…e per noi la musica live sta diventando un modo di essere.
…Per chi ancora non fosse convinto che ciò che è all’ “esterno” non riguardi anche il nostro “interno”…
Quanti di noi si sentono veramente liberi, piuttosto che circondati da muri opprimenti che delimitano i nostri movimenti mentali, impedendo lo scorrazzare nella prateria dell’anima?
Diventa sempre più difficile condividere questo sistema di vita complicato e la visione di ognuno di noi pare accasciarsi in maniera arrendevole, causando lo smarrimento della nostra anima… bisogna smettere di credere in questo mondo se ne desideriamo veramente un altro…
Spesso nei nostri sogni deleghiamo un eroe immaginario a percorrere per noi la vita che desideriamo, a superare un ostacolo che ci tormenta, a risolvere un problema che ci assilla. Quando ci svegliamo, l’eroe scompare e ritorniamo alla dura realtà, dobbiamo rimboccarci le maniche per far fronte come meglio possiamo alle incombenze e ci dimentichiamo dell’eroe lasciandolo nei nostri sogni… e se invece gli dessimo retta e seguissimo il suo esempio?
Ho scelto di descrivere il dramma più ricorrente e forse banale nel quale più o meno tutti siamo passati : una storia di abbandono amoroso (qui non importa il perché, se lui lascia lei o viceversa : se riusciamo a non pensare alle nostre storie amorose come questioni di vita o di morte e viverle con leggerezza senza accanimento penso sarebbe una buona cosa) ma, in realtà, tutti i drammi emozionali possono lasciare o un segno negativo, che si ripercuoteranno su di noi, per tutta la nostra vita, entrando a far parte della nostra genetica, oppure possono costituire occasioni di maturazione interiore, di crescita evolutiva dove, consapevolmente, si intuisce che il concretizzarsi di una determinata situazione o dramma era condizione necessaria e propedeutica alla evoluzione stessa. Infatti, nell’ultima parola di questa canzone si trova la chiave di lettura